I titoli delle aziende farmaceutiche soffrono dopo le parole di Trump su prezzi
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Inizio di settimana da incubo in borsa per le società farmaceutiche.
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I piani del presidente americano Donald Trump, che vuole abbassare i prezzi dei medicamenti (ha annunciato che oggi firmerà un ordine esecutivo per ridurre immediatamente del 30-80% il loro costo), hanno infatti spinto molti investitori a separarsi dei titoli delle aziende che vendono i preparati.
Concretamente a Zurigo intorno alle 11.00 Roche perdeva il 3,34%, Novartis il 2,98%, Lonza il 3,76%, con un pesante effetto sull’intero listino: l’indice SMI lasciva infatti sul terreno lo 0,31%.
Questo nel quadro di piazze finanziarie in generale assai bene orientate, sulla scia dei progressi in materia di dazi conseguiti da Usa e Cina nei colloqui a Ginevra: ecco quindi che Richemont (molto esposta con le vendite nel Dragone) avanza del 5,58%, mentre il colosso della logistica Kühne+Nagel sale del 5,06%, sulla scia della prospettiva di una maggiore movimentazione di merci. Anche UBS convince, salendo del 4,55%.
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